L’artista napoletano nasce a Pozzuoli nel 1954. Il lavoro di Lello Lopez si fonda su un vissuto fatto di contatti con persone che fanno parte della sua realtà e la frequentano con cadenza quotidiana. Si stabiliscono così relazioni che sono esperienza concreta di un mondo concreto. Questa interazione si manifesta attraverso le sue opere, che sono il mezzo di comunicazione scelto affinché l’esperienza-verità sia riproposta.
“La memoria è una verità potente che spinge a riflettere sulla realtà, suggerisce definizioni di sé sulla responsabilità che una persona ha con l’altro. Nella memoria sono presenti le tracce delle iniziali interazioni con l’ambiente e il formarsi della qualità emotiva dell’esperienza.”
Ed è proprio il ricordo della sua terra, i Campi Flegrei, che riemerge a contatto con le Matres Matutae, le suggestive raffigurazioni di donne scolpite in quello stesso materiale, il tufo, di cui è ricco il mare e la costa flegrea.
L’incontro, il contatto, l’interazione con esse è una esperienza ancestrale, che riporta l’artista puteolano direttamente alle sue origini.