23 Marzo 1536
L’Imperatore Carlo V giunge a Capua, gli vanno incontro gli Eletti della città mentre il capocedola Antonio Galluccio gli presenta due chiavi dorate con laccio d’oro.
Il corteo entra in città, “… una volta attraversata la porta del normanno Castello delle Pietre, venne il giorno 23 marzo 1536 su un tratto della strada consolare romana (corso Appio) sino a raggiungere la piazza dei Giudici, dov’era sito un seggio dei nobili, per deviare poi verso la Cattedrale e l’adiacente antica sede arcivescovile; di qui si procedevain direzione del seggio degli Antignano e poi, girando verso oriente su via Roma, si proseguiiva fino alla chiesa di San Pietro, per poi raggiungere il terzo seggio della città (Seggio dei Cavalieri) e il limitrofo palazzo Di Capua, scelto per ospitare Carlo V.” (B.Panfili e Ciro Robotti, Il Castello di Carlo V a Capua, pag.17).
Nel palazzo del Signor Luigi di Capua l’Imperatore passa la notte. Il giorno dopo, all’offerta di 4000 ducati d’oro, ordina che restino in Capua e cogli stivali e sproni, in saio di velluto negro con un cappello ricamato di perle, con piuma bianca, con la spada e daga al lato va prima a messa e dopo pranzo parte per Sessa. Quantunque si fosse di quaresima, si apparecchiarono venticinque vitelle, cinquanta castrati, cento prigiotti, quaranta pani di zucchero, cento capponi, cento tumoli d’orzo, duecento tumoli di farina, quaratadue torce bianche di cera, quaranta due libre di candelotti, vino, pesce in abbondanza, ed uno storione intempestivo di ottanta rotaia, preso in Arnone.