Paolo Rumiz: una tappa speciale del suo viaggio lungo l’Appia Antica

È stata una tappa speciale del suo viaggio lungo l’Appia antica, quei 611 chilometri da Roma a Brindisi, percorsi a piedi “Come un filo rosso, una linea continua che parte da Roma e unisce i luoghi più belli e dimenticati del sud Italia, dove la Campania ha un ruolo fondamentale”.
È tornato a Capua, Paolo Rumiz, dopo la pubblicazione del suo libro APPIA, per visitare il Museo Campano e per adottare la sua Madre.
Block notes e penna biro sempre tra le mani, ha percorso le sale del Museo Campano ascoltando, chiedendo, osservando, annotando notizie e sensazioni.
Durante la visita alla Sala delle Matutae, il presidente Andrea Vinciguerra ha consegnato a Paolo Rumiz la scultura dell’artista Livio MarinoLa Madre che non c’è“, riproduzione della Mater Matuta esposta all’Altes Museum di Berlino e realizzata appositamente per l’occasione.
Una adesione al progetto “Adotta una Madre” partecipata ed incondizionata, quella dello scrittore e giornalista triestino.
E per questa sua condivisione pacata, paziente e totale, lo ringraziamo.
 

Guarda le foto della visita alle Matres Matutae

One thought on “Paolo Rumiz: una tappa speciale del suo viaggio lungo l’Appia Antica

  1. Felicissima di aver conosciuto una persona così squisita. Paolo Rumiz era estasiato nell’ osservare le bellezze e le preziosità che racchiude il Museo di Capua. GRAZIE Paolo Rumiz per aver adottato una delle Matres Matutae.

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