Vittorio Pannone: ” Mi sintonizzo e collego. È fatta. “

Vittorio PannoneVittorio Pannone, artista concettuale, nato a Fondi, classe 1962, giunge al Museo Campano di Capua casualmente, accompagnando il suo amico artista Andrea Neri.
Non ama visitare musei. “Eppure – confessa – Andrea Vinciguerra ci ha affascinato nell’illustrarci il luogo. Sono sorpreso “.

Sorpreso dalla ricchezza del Museo, dai tanti materiali custoditi. Sorpreso dalla bellezza ed ampiezza della struttura, di cui non era tuttavia a conoscenza. Nessuna indicazione, nessun segno della sua presenza. “Una struttura non visibile nel contesto nazionale, che tuttavia – afferma l’artista – merita di entrare nel circuito del turismo culturale. A livello mondiale”.

Questa la sua narrazione dell’esperienza vissuta al Museo, entrando in contatto con le Madri:

Una scoperta. Un piacere. Le madri. Colpito da una piccola figura. Non nitida. Chiara. Ma intensamente energetica. Richiama alla mente Medardo Rosso. Mi sintonizzo e collego. È fatta. È scattato l’incontro. Mistero dell’esistere. Nascita. Concepimento. Vita. I tanti misteri dell’esistere. Queste madri a sostenere il nostro esserci. La natura con le sue potenzialità infinite e certe. Auguri umano.

Infine, il suo auspicio: “E che la società civile partecipi! Andrebbe incentivata una promozione di Capua. Non è un luogo qualsiasi. Con storia ed energia particolare. Luogo centrale per l’umano. Ricco di avvenimenti. E di centralità.”

Guarda le foto della visita alle Matres Matutae

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